Nell’articolo precedente ti ho introdotto il concetto che investire a Tenerife comprando casa, prevede una serie di informazioni e conoscenze senza le quali non ti dovresti neanche approcciare a questo tipo di progetto, quanto meno se vuoi concludere un buon affare e essere sicuro di non andare incontro a problemi o delusioni.
Resta ancora in piedi la domanda se sia o meno un buon momento per investire a Tenerife!
Qui però, prima di entrare nel discorso del mercato locale (di cui parleremo nel prossimo articolo) e delle varie opportunità che presenta (di cui parleremo invece nell’ultimo articolo), bisognerebbe porsi una domanda che secondo me sta a monte della questione:
E’ un buon momento per tenere in Italia dei capitali fermi e depositati in banca?
Mi riferisco alla realtà della tua situazione come lavoratore e risparmiatore, con un capitale non solo economico ma anche di credibilità sociale e finanziaria, che tieni immobile perchè non sai cos’altro fare e lasci che perda valore ogni giorno che passa.
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Il tuo capitale perde valore economico perchè non ti rende niente e rimane uguale mentre i prezzi di tutto intorno a te continuano a salire riducendone il potere di acquisto.
Perde valore anche la tua credibilità perchè il tempo corre per tutti e se a 40 anni tutte le istituzioni bancarie ti corteggiano, a 60 anni non vogliono neanche conoscerti.
Devi sapere che il denaro è come una tigre che vuole correre libera e sbagli a sentirti tranquillo solo perchè l’hai chiusa in una gabbia (il tuo conto bancario, per intenderci…).
In realtà stà già circolando, ma tu non lo sai. Prova ad andare in banca a chiedere di ritirare inmediatamente tutti i tuoi risparmi. Ti diranno che non c’è nessun problema e… di tornare tra una settimana!
Perchè? Perchè il tuo denaro non è dove l’hai messo, stà correndo liberamente e prima di ridartelo devono andare a cercarlo. Se nello stesso giorno tutti i risparmiatori richiedessero indietro il loro denaro, quello stesso giorno la banca fallirebbe… e i risparmiatori anche.
Mio padre viaggiava per lavoro e mi diceva sempre “Non puoi andare da nessuna parte se prima non sai dove sei”. Mi è sempre sembrato un buon consiglio e l’ho applicato in ogni aspetto della mia vita che avesse a che fare con qualche progetto.
Volendo quindi parlare di comprare casa a Tenerife e soprattutto se sia il caso di investire a Tenerife in questo specifico periodo storico, bisogna partire da un concetto su cui poche volte ci si sofferma con la giusta attenzione…
In una società globalizzata come quella attuale, i periodi di benessere o di crisi coinvolgono contemporaneamente tutto il mondo.
L’italia è un Paese ricco. So che questa affermazione ti potrà sorprendere, ma è una realtà inconfutabile sostenuta da numeri ben precisi e non da opinioni o sensazioni “di pancia”.
A prescindere da un debito pubblico mostruoso pari a circa 2.500 miliardi di euro, attualemente sui conti correnti italiani giaciono risparmi liquidi pari a 1400 miliardi.
Ma il dato macroeconomico più importante è che l’80% degli italiani sono proprietari della casa in cui vivono (contro il 44% della “virtuosa” Germania!) e che l’Italia ha all’attivo quasi 10.000 miliardi di euro di ricchezza accumulata, in forma perlopiù di fabbricati, terreni, investimenti finanziari, risparmi liquidi e altri beni.
Nel complesso, valgono circa 4 volte il debito pubblico totale… tanto per darti un’idea!
E’ quindi normale che in momenti di crisi di qualunque genere e con una classe politica incapace e cieca di fronte alle reali regole dei mercati, questo “tesoretto” appaia sempre come la via più semplice e rapida per risolvere qualunque problema.
Investire a Tenerife: 2 precedenti illustri nella storia recente Italiana
Il primo precedente fu il prelievo forzoso del Luglio 1992, quando l’allora governo Amato, nottetempo e alla chetichella, stangò i conti bancari dello 0,6% provocando una conseguente emorragia di capitali in fuga verso l’estero.
Nel 2011 un’altra patrimoniale la mise il Governo Monti, su abitazioni e imbarcazioni. Risultato: calo dei prezzi delle abitazioni, che perdura tuttora e immatricolazioni all’estero delle imbarcazioni, con crisi di tutto il settore che fino ad allora era uno dei più fiorenti in Italia.
Oggigiorno, ormai, in Italia un po’ tutta la ricchezza viene tassata, tra imposta di bollo per le auto, quella sui conti bancari, la tassa sulle imbarcazioni, la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie, etc.
Soltanto l’IMU fa incassare ogni anno allo stato quasi un punto e mezzo di PIL, colpendo particolarmente le seconde abitazioni e gli immobili ad uso commerciale, industriale ed artigianale.
Quando si parla di patrimoniale si pensa sempre “Questo non può succedere a me” …che è lo stesso che pensavano nel 2013 Greci e Ciprioti quando accettarono il denaro dalla UE per salvarsi dalla bancarotta: vai a leggere su internet cosa successe!
Devi poi fare un’altra considerazione…
Indipendentemente da quanto capitale liquido o investito tu possieda, hai un altro tesoro che vale ancora di più… per il momento!
Se hai un’età compresa tra i 30 e i 55 anni e hai una situazione lavorativa stabile (dipendente o autonoma), per gli istituti finanziari hai un valore economico implicito enorme e la possibilità di accedere a linee di credito assolutamente vantaggiose.
Tuttavia, esattamente come il tuo capitale liquido che, fermo in banca, perde costantemente valore per l’inflazione ed è a rischio di prelievi forzosi, nella stessa maniera anche il tuo “valore implicito” discende con l’avanzare dell’età… e questo è qualcosa su cui non puoi avere nessun controllo e più tempo lasci passare perchè ci devi pensare, più perdi parte di quel capitale!
Per ultimo, prima di valutare concretamente se possa essere una buona idea investitre a Tenerife comprando casa, devi prendere atto che è ormai evidente a tutti che in Italia il mercato immobiliare è in crisi, grazie sopratutto alla politica di tassazione sulle seconde case.
Neanche 30 anni fa avere “la casa al mare” (per esempio) era un buon investimento perchè le famiglie, complice anche il basso prezzo della benzina, la usavano per passarci i week-end, le feste, le ferie e per lasciarci moglie e bambini in estate quando le vacanze scolastiche erano ancora di 4 mesi!
Nel momento in cui la politica ha deciso di considerare la seconda casa un “bene di lusso” e di tassarlo di conseguenza, il mercato non solo si è ritrovato invaso da uno stock di case in vendita che ai giorni d’oggi ancora non abbiamo finito di assorbire, ma oltretutto ha bloccato il mercato dell’edilizia con tutte le conseguenze lavorative ed economiche che questo implica.
Quindi non solo investire nel mattone non è più un’opzione redditizia, ma addirittura è diventata una pratica rischiosa essendo nel frattempo saltati anche tutti quei meccanismi di difesa legale della proprietà privata che al momento attuale tendono più a difendere i diritti di eventuali occupanti abusivi o a lasciare aperta la porta a espropri “per il bene comune” piuttosto che tutelare gli investimenti dei privati cittadini…
Tutti i fattori appena elencati hanno portato inevitabilmente a un immobilismo del mercato immobiliare Italiano e a un calo del prezzo degli immobili stessi che in certe zone supera il 30% del valore che avevano neanche 15 anni prima!
Puntualizzato tutto questo… ritieni una buona idea investire a Tenerife o meglio tenere in Italia dei capitali fermi in banca?
Nel prossimo articolo analizzerò i pilastri su cui fondare una decisione pragmatica su se convenga o meno investire a Tenerife.
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