Vediamo se posso cominciare con qualche esempio…
Lo sai che negli anni 80 il governo della Norvegia propose ai cittadini di pagare gli stessi contributi ma di ricevere solo mezza pensione dallo stato e il restante dagli utili di un fondo di investimento dove sarebbero finiti una parte dei contributi?
In Italia, dove la mentalità é quello che é, sarebbe scoppiata la rivoluzione ma i Norvegesi accettarono la proposta e adesso le loro pensioni sono le più ricche d’Europa e quel fondo é il più grande fondo d’investimento al mondo.
Lo sai che nel 2016 la Svizzera indí un referendum per assegnare a tutti i cittadini un reddito di cittadinanza di 2500 euro mensili per tutta la vita e il 77% dei cittadini rifiutó di approvarlo? Ti sembra gente che pensa come gli italiani?
Sei al corrente che a differenza di come ragionano certi partiti italiani, in Australia esiste una legge denominata No-Way che fa si che chiunque cerca di entrare illegalmente in Australia è immediatamente arrestato e trasferito nei centri di detenzione delle isole di Manu, in Papua Nuova Guinea?
Premesso tutto questo… é possibile che in qualche maniera tu possa comprendere… che le persone che vivono qui a tenerife ragionano e vedono la vita in una maniera diversa dalla tua e che tutto quello che costituisce la quotidianità riflette il loro modo di essere?… il LORO… non il tuo. Questo fa sí che se ti trasferisci qui senza la giusta preparazione mentale ed informativa, non riuscirai a capire le cose piú banali che ti circondano perché… SEMBRANO uguali a quelle che ti sono familiari in Italia ma… qui funzionano in un altro modo. Poi succede che ti ingastrisci, smadonni smoccolando tutti i santi del calendario e ti fai venire un’ulcera al fegato grande come un tacchino che alla fine… ti fa ritornare in Italia perdendo cosí la possibilitá di vivere in questa meravigliosa isola che é vero che é aperta a tutti MA… non é per tutti… o quantomeno non per chi non sappia diventare un po’… canario!
Sei curioso di scoprire 4 situazioni che ti faranno imbestialire se decidessi di venire a vivere a Tenerife?
Ciao, sono Antonella e sono una Personal Shopper Immobiliare dell’agenzia Casa Ahora Tenerife e siccome il nostro ufficio é un po’un porto di mare in cui regolarmente le persone che si sono trasferite qui a Costa del Silencio vengono a chiederci veloci consigli o a raccontarci episodi simpatici che gli sono successi, credo che potrei scrivere un libro (ma che dico? Un bestseller di successo!!) con tutte le piccole disavventure e facezie che ho ascoltato. Non tutti hanno preso le stesse vicende con allegria e cosí, per evitare che se vieni a vivere a Tenerife ti possa saltare un embolo per qualcosa che non sapevi… oggi ti vorrei regalare una simpatica disamina delle 4 situazioni piú comuni che potrebbero farti imbestialire nel caso decidessi di diventare anche tu un residente Canario. Pronto a seguirmi nella quotidianitá Tinerfeña?
Punto 1: Le casse del supermercato
Probabilmente pensi che, come in Italia, le casse disposte all’uscita da un supermercato servano per pagare quello che hai messo nel carrello: niente di piú lontano dal vero. Le casse sono dei punti di socialitá in cui scambiarsi notizie, facezie e commenti piccanti. Perché mentre in Italia tu non hai la piú vaga idea di chi sia la signorina che anonimamente ti batte il conto della spesa, qui noi residenti conosciamo perfettamente Maria Carmen Cruz Hernandez Lopez che incrociamo quando passeggia Mortadelo, il suo simpatico volpino o quando porta a scuola Ana e Pepe, i suoi mervigliosi bambini di 6 e 8 anni . Per questo é normale che vogliamo sapere come stiano, come vanno a scuola, se la zampetta di Mortadelo é guarita dopo che aveva incautamente giocato con un riccio e com’é andata la festa di compleanno di Ana e d’altra parte Maria Carmen sará curiosa di scoprire com’é andato il nosotro week-end a Bilbao e se il nostro amato bastardone Dago é stato contento di vederci al ritorno. Ah, dimenticavo… dietro di noi ci sei tu che hai fretta, che hai preso 4 cose dagli scaffali perché non hai tempo e che dalle orecchie stai emettendo piú fumo di un geyser mentre ci ascolti e guardi imbufalito la commessa che passa un prodotto ogni 5 minuti dal lettore a barre. Te lo abbiamo giá detto in tanti dei nostri video: se sei uno che ama vivere di fretta quest’isola non fa per te ma se decidessi di prendere le cose con più calma e ascoltassi quello che ci stiamo dicendo… impareresti tante cose su cosa succede intorno a te e impareresti qualcosa anche su Maria Cruz e su di me e la prossima volta che ci incontrerai… potresti avere qualcosa di cui parlare con noi e cominciare cosí a fare nuove amicizie
Punto 2. La strada.
Nel codice della strada italiano, le strade vengono definite come”Aree ad uso pubblico destinate alla circolazione”. Questo vale sicuramente anche qui a Tenerife finché parliamo di autopista (la nostra autostrada) o grandi strade statali ma se parliamo delle vie che percorrono i paesi ecco che la definizione si tronca dopo “Aree ad uso pubblico”. Qui ci fermiamo ad ogni striscia pedonale (che peraltro sono distribuite a distanze di 50 metri) e poco importa che nessuno stia per attraversare: basta che ci sia qualcuno sul marciapiede nelle vicinanze delle striscie e rallentiamo… incrociando gli sguardi col pedone e trasmettendoci vicendevolmente un tacito messaggio più o meno in questi termini “Devi attraversare? No proseguo dritto… Sei sicuro perché di lá é piú ombreggiato… Sí ma volevo abbronzarmi un po’… Non é che poi ci ripensi?… No, no, prosegui pure… Ok grazie e buona giornata”. Ovviamente tu sei in fila dietro con un piede sull’acceleratore, la mano sulle marce in stile Niky Lauda e il viso deformato dalla frustrazione di aver perso 20 secondi della tua vita per fare 3 metri e dalla consapevolezza che… tra 50 metri rivivrai la stessa situazione.
Invece ti sbagli perché… 50 metri dopo é peggio perché la macchina davanti a me ha sopra la vecchia zia con problemi di mobilità che abita proprio nel resort a lato e quindi si ferma in mezzo alla strada, con tutta calma apre il baule e tira fuori la sedia a rotelle pieghevole, poi apre la porta alla zia, la fa uscire con tutta l’attenzione del caso e per ultimo la saluta affettuosamente dandogli 5 minuti di raccomandazioni. Dietro di lui… ci sono 40 metri di fila e siccome nessuno suona il clacson, non solo ti stai affogando in un travaso di bile ma ti rendi conto che una tua sfuriata sarebbe inopportuna e quando si riparte… una vena blu vicino alla tua tempia si é gonfiata pericolosamente… e tra 50 metri ci sono delle altre strisce pedonali. Se vieni a vivere a Tenerife ricordati che potrai fare 50 chilometri di autostrada in 20 minuti ma che per attraversare un chilometro di paese ti può servire molto di più.
Punto 3. Il tecnico fantasma.
Cosa ci puó essere di piú banale e quotidiano che un elettrodomestico che all’improvviso smette di funzionare? Sembrerebbe un problema da poco: si chiama un tecnico e bello e risolto il problema. Peccato che qui il tecnico sia una chimara, l’unicorno rosa di tutti mestieri esistenti: dovrai chiamare almeno 10 numeri differenti di 10 negozi distinti maquello che ti risponderá si connoterá inmediatamente per una caratteristica ben precisa: verrá… mañana! Peró… benché assoltamente incurante e impermeabile alle tue lamentele per le tonnellate di cibo che hai stipate nel frigo e che su quest’isola con un clima tropicale domani saranno buone solo come concime organico… ti dice l’orario preciso in cui verrá: le 9,30 del mattino. Passerai metá giornata a regalare cibo ad amici e vicini e persino ai passanti e l’altra metá a cucinare come fosse l’ultimo giorno della tua vita ma a fine sera ti sembrerá di essere riuscito a cavartela abbastanza bene. La mattina dopo ti alzerai alle 7 per riassettare la casa (fosse mai che il tecnico possa pensare che non ci tieni alla pulizia) e alle 9,30 comincerai a guardare speranzoso alternativamente la porta e il cellulare. Alle 10,30 ti fará male il collo per tanto muovere la testa da una parte all’altra ma del tecnico… nessuna traccia e nessuno che risponda alla tua chiamata per potergliene dire 4. Ma né 4 né 8 e alle 2 del pomeriggio suonate ti devi rassegnare ad andare con la famiglia a mangiare al ristorante dove, per pura casualitá… ti capiterá di conoscere il tuo tecnico che mangia e ride con gli amici senza nessuna preoccupazione perché, siamo onesti… come si fa ad andare a lavorare in una cosí bella giornata?
Ma allora voi come fate? Mi chiederai tu… Semplicemente utilizzando 2 accorgimenti. Il primo é che non ho MAI il frigo pieno e faccio la spesa giorno per giorno visto che tanto il super ce l’ho sotto casa e impiego 10 minuti a prendere quello che mi serve. Il secondo é… che compro frigo di seconda mano perché gli unici che corrono su quest’isola sono i negozi di elettrodomestici usati e quando li chiami… in mezz’ora ti ritirano l’elettrodomestico che non funziona (che loro ripareranno e rivenderanno) e te ne portano e installano uno funzionante con cui potrai tranquillamente andare avanti 2-3 o anche 4 o 5 anni e se fai i conti di cosa ti costa un frigo nuovo, la relativa riparazione e il tempo che dovrai aspettare per riaverlo… scoprirai che io spendo la metá di te e risolvo il problema in mezz’ora e soprattutto… senza dovermi arrabbiare. In casa mia tutto é di seconda mano: frigo, forno, fornelli e microonde. Se a te piacciono nuovi… benvenuto a Tenerife!!!
Punto 4. La posta di tutti.

Qui mi fermo ma potrei parlarti di tantissime altre situazioni che potrebbero risultarti fastidiose o addirittura renderti furibondo come i nostri fantasiosi impianti elettrici ed idraulici (nel senso che ci vuole molta fantasia per definirli funzionali), i tetti che ogni 2 per 3, se piove, lasciano passare l’acqua, la mancanza di grondaie, le tavole della maggior parte dei ristoranti apparecchiate coma alla “Trattoria del Trucido” e i piatti serviti con il pollicione dentro il tuo puré e non vado avanti perché… molto probabilmente non saresti in grado di capire che a tanta semplicità e minimalismo corrisponde altrettanta rilassatezza e semplicità nel vivere e nei rapporti e che alla fin fine… era quello che cercavamo ed é esattamente quello che abbiamo avuto in cambio. Sinceramente… dopo qualche anno che vivo qui a Tenerife, ho compreso che per un pollicione appoggiato sulla bistecca non é morto mai nessuno mentre invece… di stress sí che si muore e ci sará un motivo se l’Italia ha il più alto numero di consumatori di antidepressivi in Europa ed é ai primi posti nella classifica dei suicidi. Ma tu potresti non pensarla come me ed é giusto che sia cosí perché ognuno di noi cerca la propria felicitá e benessere in maniere completamente distinte e la sola cosa che mi auguro é che queste mie considerazioni ti possano essere d’aiuto nelle tue valutazioni su un eventuale progetto per trasferirsi a Tenerife e se cosí fosse…
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Se ti avanzano 2 minuti… in questo video anche Massimo ha qualcosa da raccontarti su quello che qui a tenerife… non troverai!
se invece vuoi dei motivi per trasferirti qui a tenerife, qui te ne offro 13+1 !!!
Bienvenido… en Tenerife